Barbara Perrone
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ATTENZIONE MONITO PER GENITORI
Iniziamo dicendo che la scuola non è riconosciuta dal miur, chi insegna all'interno dell'istituto non può di fatto essere definito "insegnante".
Perchè?
Per essere definito insegnante una persona deve ricevere almeno una certificazione che lo attesti, mentre qui escono dal loro anno di studi e vengono scelti (con criteri discutibili) a fare parte del gruppo di ricerca e sviluppo (RED), e in alcuni casi gli viene fatta una proposta di lavoro dove ragazzi dai 20 ai 25 anni sono chiamati a "insegnare". Questo concetto di riciclaggio del personale studentesco abbassa di molto la qualità dell'insegnamento,
i "professori" in questione non hanno nessuna esperienza lavorativa nella maggior parte dei casi (non sul campo, nessuna esperienza in generale).
Il secondo motivo è l'apertura alle iscrizioni a tutte le età, dove alunni (fino anche ai 40 anni) si trovano davanti a insegnanti che aventi la metà dei loro anni, rendono le lezioni poco coinvolgenti e di scarsa qualità professionale. Condiamo questa situazione molto ambigua con una disorganizzazione latente nelle comunicazioni, nell'organizzazione di attività e nell'effettiva rendita dell'insegnamento. Lo stesso metodo di insegnamento prevede che un professore dopo poche ore possa lasciare gli alunni "incustoditi" in modo che questi si confrontino fra di loro e trovino una soluzione ai quesiti. E' un modo per tagliare i costi del lavoro a discapito della qualità d'insegnamento. Gli alunni sono chiamati a rispettare le consegne "nell'orario prestabilito" mentre la sperimentazione è l'essenza stessa del lavoro creativo, agli open day viene fatto passare il messaggio che "I COMPUTER PERSONALI NON SONO UTILI NE RICHIESTI", la verità è ben diversa, perchè gli alunni devono trovare il tempo utile per sperimentare oltre le ore di lezione.
Casualmente non si può rimanere oltre l'orario di lezione, sarà un modo per tagliare ulteriormente i costi del lavoro a discapito della qualità dell'insegnamento rinunciando alle preziose ore di sperimentazione?
L'assenza di qualsiasi quesito di ammissione in diversi corsi è un problema, poichè CHIUNQUE viene inserito in un contesto formativo senza nemmeno un paio di domande circa la sua situazione sociale e mentale. E' da considerare inoltre il costo e proporzionarlo ad università prestigiose (riconosciute dal ministero dell'istruzione) come NABA o IED a Milano/roma, ma anche le più grandi scuole di arti visive al mondo, se paragonate a bigrock sulla proporzione di un anno in molti casi costano meno (con qualità ben maggiori). Il contesto presentato inizialmente è quello di un'alta formazione tecnologica, NO, è un abbaglio. La scuola è molto bella esteticamente, ed è fuorviante poichè gli alunni avrebbero invece bisogno di computer potenti per eseguire rendering 3D di alta qualità oppure operazioni di programmazione nel caso dei corsi adibiti allo studio del videogioco, invece i mac usati da alcuni corsi non sono all'altezza delle operazioni richieste. Bisogna inoltre considerare la situazione degli alloggi messi a disposizione, dove in moltissimi casi il prezzo di un singolo letto è decisamente salato anche per una città, anche se il contesto è la campagna, dove di tecnologico non c'è proprio niente, 2 lavatrici a gettoni + 2 asciugatrici usate da oltre 70 persone contemporaneamente. Mio figlio si aspettava molto di più da una scuola che si è professata come la fautrice di disegnatori in grado di uscire da lì e disegnare per colossi come pixar e dreamwork;
Si delinea in questo modo un percorso goffo, venduto e acquistato a carissimo prezzo, preannunciato come l'unica via d'accesso ai grandi sogni di piccoli sognatori, che abbagliati dai cani robot, e open day presentati con grande entusiasmo (ma poca sostanza), sono in verità un guazzabuglio di informazioni studiate ad arte, e gestite in maniera decisamente poco professionale durante il percorso formativo.
Una scelta da non fare sia come genitore che investe nel futuro dei propri figli, e sia come studente.