Collegio Rotondi Scuole Paritarie - Gorla Minore, Provincia di Varese

Gigi Rigamonti

Sono ex alunno dagli anni 1948/1949 a 1950/1951 per le 3 medie. Conservo sempre un bellissimo ricordo di quegli splendidi anni passati in questo collegio e degli educatori incontrati. Mi capita spesso di rivedere le foto di quei tempi e molto raramente ma se passo da Gorla un salto a respirare ancora quell'aria non può mancare. Gigi1937

Simon U.

Vi ho studiato per 9 anni . Dal 1972 al 1980 . Ho innumerevoli ricordi . Indelebili. Le lunghe partite nei campi sottostanti e nei cortili del Collegio. Gli inverni interminabili e freddissimi, le lunghe estati calde . Tantissimi amici . Il refettorio, il dormitório. Le vacanze estive a Campestrin .....é passata quasi una vita
Ma andró a visitarlo. Ora vivo in sudamerica. Simone Ungarelli

Ivan

Scuola rivolta all'educazione e al rapporto tra le persone, ma non al livello della retta. In fase di iscrizione vengono illustrate attività e iniziative a sostegno degli alunni (soprattutto in caso di difficoltà) come valore aggiunto, ma in realtà non ci sono né le risorse né le competenze adatte. Molti professori sono giovani e senza la necessaria esperienza per capire prima ed affrontare poi determinate situazioni. I tutor spesso non sono all’altezza di supportare gli studenti.
L’ambiente è parecchio snob e non tutte le persone vengono giudicate e trattate allo stesso modo.
Ne vale la pena? Per quanto riguarda la mia modesta esperienza, assolutamente no. In caso di difficoltà (non DSA), con neanche la metà della retta si può tranquillamente sopperire con delle lezioni private. Nel caso non ci siano difficoltà, potete tranquillamente usufruire dei servigi della “cara e vecchia” scuola pubblica: alcuni istituti non hanno nulla da invidiare a questa struttura. Diverso discorso se invece si ha la necessità dei vari servizi proposti (pre / post-scuola, pulmino e i vari corsi extra scolastici etc…), ovviamente tutti a pagamento.

Paolo Scapinello

Struttura ben curata ed attrezzata. Il livello di preparazione degli alunni sembra elevato. Vengono organizzate diverse attività complementari che arricchiscono la preparazione degli alunni. Solo i prezzi degli studi appaiono piuttosto elevati.

salvatore oriti

Eccellente scuola cattolica e paritaria, dalla scuola materna ,primaria, di secondo grado e superiore. Eccellenti gli insegnanti.

Salvatore Rolli

Ottima scuola, con ampia offerta. È una scuola per tutti, no. Viene offerto tanto e ovviamente si paga in base alle scelte. Ne vale la pena? Assolutamente si. La scuola è improntata sulle lingue straniere, sull’educazione, sul saper vivere nella comunità e sul valorizzare o scoprire il proprio talento. Insegnanti giovani, molto preparati, tutti parlano bene l’inglese e molti parlano più lingue straniere. Ambiente dinamico. Madrelingua stranieri provenienti da diversi Paesi per far apprendere al meglio la lingua. Attività extra scolastiche per tutti i gusti. Grande capacità organizzativa, ampiamente dimostrata nell’affrontare la pandemia. Gli studenti dalla primaria alle superiori, non hanno perso neppure un giorno di scuola, nessuno è stato lasciato indietro ed è stato fatto un grandissimo lavoro per far vivere al meglio questa situazione difficile, soprattutto durante il lockdown. Ovviamente non tutto è perfetto, ma l’impegno da parte di tutti - rettore in primis - c’è e si vede costantemente.

Alessandro7432

Frequentai la ragioneria (I.G.E.A.) e mi diplomai 8 anni fa nel 2014. A parte i compagni di classe (Di cui ancora oggi ho ancora ottimi rapporti), l'esperienza nel Collegio è stata molto scadente per vari motivi (Nonostante mio padre abbia pagato rette astronomiche nel corso dei 5 anni per poi avere avuto dei servizi non all'altezza delle aspettative):
- La nostra classe non ha fatto alternanze scuola-lavoro (La scusante dei dirigenti di allora era che siccome la nostra classe era "l'ultimo" vagone dell'I.G.E.A., non riuscivano a trovare aziende disposti ad accoglierci...).
- Durante il 4° anno, qualche dirigente aveva avuto la geniale idea di "unire" la nostra classe con quella del 4° anno del Liceo Artistico durante le lezioni di inglese, dove l'insegnante doveva dividere la lezioni in due metà, dove la prima seguiva gli studenti di ragioneria con lezioni di business english, e la seconda parte con gli studenti dell'artistico con lezioni di storia dell'arte in inglese. Morale della favola, per entrambe le classi, le lezioni d'inglese erano dei film horror.
- Per una buona parte dei miei 5 anni di studio, si respirava un clima di competizione tra il Collegio Rotondi e il Tosi di Busto Arsizio.

E qui ho nominato le mie 3 esperienze peggiori vissute al Collegio.
Se un domani dovessi avere un figlio, di sicuro non lo manderei al Collegio Rotondi neanche per fargli frequentare le Scuole Materne.

Roberto Sciarrone

Il collegio Rotondi nasce grazie al marchese Giovanni Andrea Terzaghi che dona nel suo testamento del 1599 alla congregazione degli Oblati diocesani il suo palazzo, alcuni terreni e la chiesetta di San Maurizio. Gli Oblati avrebbero dovuto celebrare quotidianamente una messa in suo suffragio e istruire i ragazzi di Gorla Minore. Nel 1629 ai corsi elementari si aggiunse l'insegnamento della grammatica, della filosofia e retorica. Nel 1710 la scuola divenne Imperiale Regio Collegio. Con l'arrivo di Napoleone l'ordine degli Oblati venne soppresso e i beni statalizzati. Il rettore, Giambattista Sioli e il suo vicerettore Giorgio Rotondi, impegnarono i propri beni personali per acquistare da "privati cittadini"  il collegio. Alla morte di Sioli nel 1816, Rotondi divenne rettore. Con i beni del patrimonio familiare pagò i debiti acquisendo così la proprietà del collegio. Con il ritorno della Lombardia nel ben organizzato impero degli Asburgo, nel 1839 il Collegio ridivenne un'istituzione pubblica. Giorgio Rotondi morì nel 1841 e, in suo ricordo, il collegio porta ancora oggi il suo nome.