MAEC - Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona - Cortona, Provincia di Arezzo

Il MAEC - Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona è una meta imperdibile per gli appassionati d'arte e storia etrusca. Situato in Piazza Luca Signorelli, 9, 52044 Cortona AR, Italia, questo museo offre una panoramica completa sulla storia e la cultura di Cortona, oltre che sull'influenza etrusca nella regione.

Il museo è facilmente accessibile alle persone con mobilità ridotta, con bagni e ingresso accessibili in sedia a rotelle. All'interno del museo, i visitatori possono usufruire del Wi-Fi e del ristorante, che lo rendono un'ottima scelta anche per le famiglie con bambini.

Le specialità del MAEC includono una vasta collezione di reperti etruschi, tra cui ceramiche, gioielli, armi e sarcofagi, oltre a opere d'arte di varie epoche storiche. Tra le opere più importanti del museo ci sono la Tavola Cortonense, un'importante iscrizione etrusca del VI secolo a.C., e il Tablinum di S. Maria Nuova, una ricostruzione di una stanza di una casa romana del I secolo d.C.

Il MAEC è anche una attrazione turistica molto apprezzata, con oltre 748 recensioni su Google My Business e una media delle opinioni di 4.6/5. I visitatori hanno elogiato la bellezza del museo, la ricchezza delle collezioni e l'accoglienza del personale.

Il museo offre anche una serie di servizi, tra cui visite guidate, laboratori didattici e attività per bambini, che lo rendono un'ottima scelta per chi vuole approfondire la conoscenza della storia e della cultura etrusca.

Recensioni di MAEC - Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona

Raffaele Severi

4/5

Un museo splendido con la Tabula di Cortona in splendida vista.
Peccato che non ci siano visite guidate e le legende siano per addetti ai lavori.
Con alcuni percorsi studiati meglio sul piano della divulgazione sarebbe una splendida visita per conoscere meglio la civiltà etrusca.

Roberto Brambilla

5/5

Il museo accoglie materiale etrusco e romano raccolto nei secoli XVIII e XIX, opera straordinaria è soprattutto il famoso lampadario etrusco in bronzo, datato al V secolo a.C.. Da segnalare inoltre bronzetti etruschi, ceramiche e una ricca collezione di monete etrusche greche e romane, vari reperti egizi, dipinti di pittori toscani e veneti.

Barbara Foglio

5/5

Imperdibile, reperti esposti in modo accurato e coinvolgente. Il palazzo davvero bello e tutte le collezioni interessanti. Un piccolo gioiello in una cittadina tutta da scoprire.

David

5/5

Museo molto bello che mostra vari reperti etruschi. Interessa anche lo spazio egizio. Nessuna attesa per acquistare il biglietto. Si sconsiglia l'uso di passeggini in quanto alcune parti non sono praticabili altrimenti. Presenti degli armadietti dove posare giacchetto e borse. Da vedere se si viene a Cortona.

Francesco Coletti

5/5

Assolutamente da non perdere per la collezione molto variegata ed interessante. Ben strutturato nelle varie sale. Tempo di visita circa 2 ore.

Roberto Bolognesi

5/5

Uno dei musei meglio organizzati e più ricchi della zona. Un percorso disposto su due piani; si possono ammirare gli scavi e i ritrovamenti etruschi in epoca romana, il celebre lampadario, per passare a oggetti di epoca rinascimentale fino al Settecento (celebre la scultura in porcellana di Carlo Ginori) opere d'arte straordinarie che non si trovano altrove. Da visitare!

Angelo Baccari

5/5

Museo sito nella città di Cortona (ar) è stata una piacevole scoperta per organizzazione e reperti archeologici e non solo presenti all'interno. C'è anche una presenza di sarcofagi egizi con papiri ed altri reperti.Il museo paradossalmente era pieno di stranieri a conferma della bontà del museo. Assolutamente da visitare se ci si trova nei paraggi

Michele De Gruttola

5/5

Sono stato al MAEC in occasione della Mostra su Luca Signorelli a 500 anni dalla morte. L''artista che "ispirò Michelangelo e Raffaello" tanto che il Vasari nel suo libro "Vite" lo colloca "al culmine del quattrocento". Nella Mostra sono presenti almeno una trentina di opere provenienti dai maggiori Musei italiani e stranieri. Di particolare interesse, almeno a me questo ha suscitato, è ricomposizione, anche se parziale, della Pala di Matelica (le parti presenti sono di straordinaria bellezza ... immaginiamoci come era nella sua integrità); l'Annunciazione; Comunione degli Apostoli; la Vergine con il bambino e Giovanni Battista; Madonna con bambino e Santi ... solo per citare alcuni dei "pezzi" esposti. Da dire, ahimè, che non è consentito fare foto all'interno per la mancata autorizzazione da parte di alcuni dei "proprietari" presenti in Mostra (almeno è quanto mi è stato riferito dal personale, tra l'altro, molto gentile e disponibile). Per chi vuole andare ha tempo fino al 22 ottobre di quest'anno, 2023, perché prorogata. Da ricordare che il MAEC non è solo questa Mostra ma è un Museo archeologico, prevalentemente di origine etrusca da siti in zona, come quello del Parco del Sodo, con una sezione egizia piccola ma godibile. Inoltre, all'ultimo piano, la Collezione di Gino Severini e la splendida Biblioteca storica. Di particolare interesse sono il '"Lampadario Etrusco" (credo che sia l'unico da me visto ... da sempre) giunto a noi integro; la "Musa Polimnia" di stupefacente bellezza (forse copia o imitazione di un antico dipinto di epoca romana); il Tempietto Ginori e, forse per i più esperti (ed io, ahimè, non lo sono), la "Tavola Cortonensis" ... interessante sia le modalità di "rinvenimento" che il "significato" della Tavola in oggetto. Seminascosta, per motivi legati alla Mostra, è la sezione dedicata alla raccolta di Casa Tommasi, confluita nel MAEC grazie a un lascito (si tratta di oggetti di antiquariato e di arredo di un certo interesse).